Min. Interno - Circ. 19/05/2020 n. 9020 - Gestione rischio operativo connesso all'emergenza COVID-19 - Misure di profilassi per l'applicazione delle Tecniche di Primo Soccorso Sanitario

Ministero dell'interno
Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e difesa civile
Ufficio di coordinamento delle attività sanitarie e di medicina legale

19 maggio 2020

Prot. n. 9020

Oggetto: Gestione rischio operativo connesso all'emergenza COVID-19 - Misure di profilassi per l'applicazione delle Tecniche di Primo Soccorso Sanitario.

 

In considerazione del rischio di contagio da coronavirus nelle operazioni di soccorso a persona, è indispensabile, ogni qual volta un operatore intervenga in soccorso di individuo che necessiti di essere sottoposto a T.P.S.S., porre in essere tutte le misure di profilassi necessarie a ridurre la possibile esposizione al contagio da Covid-19.

In particolare, le seguenti indicazioni si applicano ai casi in cui si sia verificato un arresto cardiaco per il quale è necessaria la Rianimazione Cardiopolmonare (RCP).

A tal fine i soccorritori dovranno indossare i D.P.I. previsti dalla disposizione DCEMER n. 9917 del 14-04-2020, in cui sono disciplinate le condizioni e le indicazioni d'uso degli stessi, considerando il contesto di intervento al pari di un"contatto stretto" o di possibile "infezione presunta e/o conclamata" della vittima. L'utilizzo del suddetti D.P.I. è indispensabile e irrinunciabile in qualsiasi tipo di intervento, ed in particolare quando questo avvenga presso il domicilio di persone delle quali non si conoscono le condizioni di salute.

Pertanto, quando i soccorritori siano dotati dei predetti D.P.I., le manovre di RCP da adottarsi nei confronti di un individuo potenzialmente contagioso sono quelle previste dalle procedure standard, evitando in modo assoluto la ventilazione bocca a bocca, adottando invece il sistema di ventilazione con maschera e pallone a due soccorritori. In ogni caso si procederà con l'esecuzione delle compressioni toraciche fino all'arrivo del personale sanitario del 118 e, laddove disponibile e ve ne sia l'indicazione, con l'uso del defibrillatore.

In assenza dei necessari D.P.I., quando ci si trovi a dover attuare una rianimazione cardiopolmonare, la procedura da adottare, in relazione al possibile contagio da COVID 19, prevede di effettuare unicamente le compressioni toraciche esterne, avendo cura di evitare una eccessiva vicinanza alle vie aeree della vittima, in quanto a seguito delle compressioni toraciche potrebbe aversi l'emissione dalla bocca della vittima di goccioline di saliva (droplets) potenzialmente infettanti. In questo caso l'operatore potrà coprirsi naso e bocca con un fazzoletto di stoffa o utilizzare il proprio sottocasco ignifugo. Inoltre si dovrà evitare la somministrazione di ossigeno mediante qualsiasi dispositivo: pallone AMBU, erogatori, ecc., fino al ripristino di idonee condizioni di sicurezza operativa.

Quando ci si trovi a prestare soccorso ad infortunati coscienti, quindi con respirazione autonoma, sarebbe opportuno fornirli di mascherine chirurgiche e guanti in lattice, al fine di tutelare gli operatori del soccorso da un possibile contagio.

Al termine delle operazioni i soccorritori provvederanno a togliersi i D.P.I. avendo cura di manovrarli in modo tale da evitare auto contaminazione e di raccoglierli in apposito contenitore per il loro smaltimento specifico. Quindi procederanno ad un accurato lavaggio delle mani con detergenti a base alcolica.

 

Il Dirigente superiore medico
Dott. R. Appiana

Tags: ministero interno, coronavirus

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