C.d.S. - Art. 024 - Pertinenze delle strade
Codice della strada
Art. 24 - Pertinenze delle strade [1] [2]
1. Le pertinenze stradali sono le parti della strada destinate in modo permanente al servizio o all'arredo funzionale di essa.
2. Le pertinenze stradali sono regolate dalle presenti norme e da quelle del regolamento e si distinguono in pertinenze di esercizio e pertinenze di servizio.
3. Sono pertinenze di esercizio quelle che costituiscono parte integrante della strada o ineriscono permanentemente alla sede stradale.
4. Sono pertinenze di servizio le aree di servizio, con i relativi manufatti per il rifornimento [3] ed il ristoro degli utenti, le aree di parcheggio, le aree ed i fabbricati per la manutenzione delle strade o comunque destinati dall'ente proprietario della strada in modo permanente ed esclusivo al servizio della strada e dei suoi utenti. Le pertinenze di servizio sono determinate, secondo le modalità fissate nel regolamento, dall'ente proprietario della strada in modo che non intralcino la circolazione o limitino la visibilità [4].
5. Le pertinenze costituite da aree di servizio, da aree di parcheggio e da fabbricati destinate al ristoro possono appartenere anche a soggetti diversi dall'ente proprietario ovvero [5] essere affidate dall'ente proprietario in concessione a terzi secondo le condizioni stabilite dal regolamento.
5-bis. Per esigenze di sicurezza della circolazione stradale connesse alla congruenza del progetto autostradale, le pertinenze di servizio relative alle strade di tipo A) sono previste, secondo le modalità fissate dall'Autorità di regolazione dei trasporti [6], sentita l'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali di cui all'articolo 36 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 [7] dai progetti dell'ente proprietario ovvero, se individuato, del concessionario e approvate dal concedente, nel rispetto delle disposizioni in materia di affidamento dei servizi di distribuzione di carbolubrificanti e delle attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio autostradali di cui al comma 5-ter dell'articolo 11 della legge 23 dicembre 1992, n. 498, e successive modificazioni, e d'intesa con le regioni, esclusivamente per i profili di competenza regionale.[8]
6. Chiunque installa o mette in esercizio impianti od opere non avendo ottenuto il rilascio dello specifico provvedimento dell'autorità pubblica previsto dalle vigenti disposizioni di legge e indicato nell'art. 26, o li trasforma o ne varia l'uso stabilito in tale provvedimento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 848,00 a euro 3.393,00.
7. Chiunque viola le prescrizioni indicate nel provvedimento di cui sopra è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 422,00 a euro 1.695,00.
8. La violazione di cui al comma 6 importa la sanzione amministrativa accessoria della rimozione dell'impianto e delle opere realizzate abusivamente, a carico dell'autore della violazione ed a sue spese, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI. La violazione di cui al comma 7 importa la sanzione amministrativa accessoria della sospensione dell'attività esercitata fino all'attuazione delle prescrizioni violate, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI. L'attuazione successiva non esime dal pagamento della somma indicata nel comma 7.
[1] Vedi anche regolamento c.d.s. artt. 60, 61, 62, 63 e 64.
[2] L'articolo è stato modificato da: D.Lgs. 10.9.1993, n. 360; legge 29.7.2010 n. 120; D.L. 24.1.2012 n. 1, conv. nella legge 24.3.2012 n. 27.
[3] Occorre ricordare che tali infrastrutture sono sottoposte a rigidi controlli sia in merito alla pericolosità dei carburanti in quanto tali sia anche negli effetti della respirazione dei vapori. Al riguardo si evidenziano direttive UE fra cui, 2009/126/CE recepita con D.Lgs. 30.7.2012 n. 125.
[4] L'art. 105, c. 2, lett. f), del D.Lgs. 31.3.1998 n. 112, ha conferito alle regioni le funzioni relative al conferimento di concessioni per l'installazione e l'esercizio di impianti lungo le autostrade ed i raccordi autostradali.
[5] Parole aggiunte dall'art. 14 del D.Lgs. 10.9.1993, n. 360.
[6] L'Autorità di regolazione dei trasporti è stata istituita dall'art. 37 del D.L. 6.12.2011, n. 201, conv. nella legge 22.12.2011, n. 214, integrata dal D.L. 24.1.2012, n. 1 conv. nella legge 24.3.2012, n. 27. Con DPCM 11.5.2012 è stata individuata la città di Roma quale sede della predetta Autorità.
[7] Parole aggiunte dall'art. 38 del D.L. 24.1.2012 n. 1, conv. nella legge 24.3.2012 n. 27.
[8] Comma inserito dall'art. 5 L. 29.07.2010, n. 120 con decorrenza dal 13.08.2010, è stato poi così modificato dall'art. 38 D.L. 24.01.2012, n. 1, così come modificato dall'allegato alla legge di conversione L. 24.03.2012, n. 27 con decorrenza dal 25.03.2012. Si riporta di seguito il testo previgente: "5-bis. Per esigenze di sicurezza della circolazione stradale connesse alla congruenza del progetto autostradale, le pertinenze di servizio relative alle strade di tipo A) sono previste dai progetti dell'ente proprietario ovvero, se individuato, del concessionario e approvate dal concedente, nel rispetto delle disposizioni in materia di affidamento dei servizi di distribuzione di carbolubrificanti e delle attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio autostradali di cui al comma 5-ter dell'articolo 11 della legge 23 dicembre 1992, n. 498, e successive modificazioni, e d'intesa con le regioni, esclusivamente per i profili di competenza regionale.".
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