Min. Interno - Circ. 04/11/1998 n. 5/98 - Fascia tricolore
MINISTERO DELL'INTERNO
4 novembre 1998
Circolare n. 5/98.
Oggetto: Fascia tricolore.
L'uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunita' locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico, reso ancor piu' evidente dalla modifica apportata dall'art. 4 della legge 15 maggio 1997, n. 127 all'art. 36, comma 7, della legge 8 giugno 1990, n. 142.
Il piu' recente intervento normativo, con il quale e' stato espressamente disposto che "distintivo del sindaco e' la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune", e' di carattere sostanziale e significativo, laddove si ponga mente al processo di trasformazione ordinamentale in atto nel nostro Paese e alla particolare valenza nella cura degli interessi pubblici conferita al sindaco con il sistema della investitura diretta.
Viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che e' distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l'impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunita' locale.
Non a caso la disposizione segue immediatamente, nel corpo normativo, la nuova procedura del giuramento del sindaco e del presidente della provincia davanti ai rispettivi consigli: le due norme risultano cosi' accomunate sotto il profilo del significato istituzionale.
La disciplina dell'uso della fascia tricolore non e' dettata compiutamente dalle norme, ma e' rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo via via emanate e riguardanti per lo piu' aspetti settoriali del problema; ed in realta', e' legata principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di governo.
ell'uso corrente si e' affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga. Per il significato del tricolore statuito dall'art. 12 della Carta Costituzionale; cio' richiama tangibilmente nell'immaginario collettivo il principio costituzionale dell'unita' ed indivisibilita' della Repubblica.
L'alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone, pertanto, un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell'avvertita consapevolezza della dignita' e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realta' dello Stato come elemento di unita' giuridica, nel cui ambito ogni cittadino e' tenuto a partecipare al mantenimento dei valori che lo caratterizzano e lo fondano.
Va tenuto presente, a tal fine, che l'art. 54 della Carta Costituzionale, nell'imporre a tutti i cittadini il dovere di fedelta' alla Repubblica, statuisce per gli amministratori l'ulteriore dovere di adempiere con disciplina ed onore le funzioni pubbliche ad essi affidate.
Il sistema delle autonomie, infatti, anche nelle sue piu' avanzate rappresentazioni e concretizzazioni, ha comunque un limite, connaturato alla stessa essenza dell'autonomia: che e' quello di dare luogo ad ordinamenti liberi di autodeterminarsi entro la cornice ben definita di un ordinamento generale che, originario e sovrano, determina i caratteri peculiari ed il modo di essere di tutti i soggetti che in esso si trovano a coesistere e ad operare.
Si invitano le SS.LL. a partecipare quanto precede ai vertici degli enti territoriali, sottolineando che il delicato ruolo che l'attuale assetto ordinamentale riserva agli organi esponenziali delle comunita' locali implica sempre adeguati canoni comportamentali.
Il Ministro
Russo Jervolino
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