Il titolare del locale da movida commette un reato se non limita il rumore anche dei clienti
Il gestore del locale deve adoperarsi per evitare o almeno ridurre il rumore dei propri clienti. Ciò, anche quando il chiasso è fuori dal locale. Con l’avvento della stagione estiva il problema si ripresenta ed è rilevante soprattutto se il rumore è così insistente da disturbare il riposo dei vicini. Molti contenziosi di natura condominiale riguardano proprio i rumori molesti.
La Corte di cassazione, con la sentenza 28570/2019, ha respinto il ricorso di due esercenti di un locale avverso una sentenza che li aveva condannati per il reato di cui all’art. 659, primo comma del Codice penale.
Secondo la Corte gli esercenti avevano il preciso obbligo di impedire il rumore, anche all’esterno del locale, poiché dovevano segnalare alle pubbliche autorità che la frequenza del locale da parte degli avventori non sfociasse in condotte contrastanti con le norme poste a tutela della tranquillità pubblica. Non averlo fatto fa scattare il rato di disturbo.
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